Tralasciando le classiche indagini che vedono il numero di vegetariani in Italia talmente elevato da far diventare il nostro paese il secondo al mondo (dopo l’India) in questa particolare classifica, è però certamente evidente come il numero degli italiani che hanno ridotto il consumo di carne nella dieta cresca sempre di più.
Il numero dei cosiddetti “flexitariani” – nuovo termine utilizzato per indicare coloro che non sono diventati vegetariani al 100%, ma hanno comunque deciso di diminuire in modo sostanzioso il numero di proteine animali nella propria dieta quotidiana – si stima che in Italia sia arrivato intorno ai 16 milioni di persone.
Cresce, insomma, il numero di persone che ha deciso di diversificare l’approvvigionamento quotidiano di proteine. Lo fa per svariati motivi, non solo salutistici, ma anche etici ed ambientali.
Ma chi colma questa poderosa domanda, sempre più crescente non tanto e solo nel nostro paese quanto ormai in tutto il mondo? In primis i grandi coltivatori di frutta e verdura seguiti poi dall’industria alimentare produttrice di nuovi alimenti a base vegetale introdotti nel moderno mercato, ma i consumi cambieranno. Per il momento, questa ondata di voglia “vegetale” è intercettata solo da frutta e verdura e in parte, noi di Moncada Frutta, non possiamo che esserne felici.
Ma in futuro, il nuovo grande business, in crescita esponenziale, sarà in realtà rappresentato dagli alimenti prodotti a base di proteine vegetali. A studiare il fenomeno è un interessante rapporto intitolato “Plant -Based Profits: investment risks&opportunities in sustainable system” redatto da FAIRR, acronimo di Farm Animal Investment Risk and Return, un’iniziativa intrapresa da un gruppo di investitori che intende sensibilizzare l’opinione pubblica circa il benessere e l’allevamento degli animali.
Come saranno i supermercati del futuro?
Certo non è semplice capire come comunicare la propria presenza ai consumatori. Secondo il rapporto, ad esempio, non è chiaro dove posizionare questi alimenti all’interno di un supermercato: verranno ridotte le corsie di carne, salumi e latte e aumenteranno gli spazi a disposizione dei prodotti a base di proteine vegetali? Qui, da Moncada Frutta ci chiediamo (e la cosa ci entusiasma parecchio) se dovremo far fronte a domande sempre più elevate di forniture di frutta fresca. Difficile rispondere, in effetti: questa rivoluzione comporta anche un nuovo modo, probabilmente, di pensare il supermercato del futuro, che dovrà necessariamente ridisegnare spazi e corsie in funzione di questi nuovi consumi alimentari.
fonte: http://www.myfruit.it/trend-mercati/2018/02/grande-business-lindustria-alimentare-quello-delle-proteine-vegetali.html